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Il settore agroalimentare italiano sta vivendo una trasformazione significativa grazie all’adozione di tecnologie innovative e pratiche sostenibili. Un esempio emblematico di questa evoluzione è rappresentato da FoodSeed , un programma di accelerazione, nato a Verona, che mira a promuovere l’innovazione e la sostenibilità nella filiera agroalimentare.

Lanciato a marzo 2023, FoodSeed è un’iniziativa sostenuta da CDP Venture Capital SGR attraverso il Fondo Acceleratori, Fondazione Cariverona, UniCredit ed Eatable Adventures, uno dei principali acceleratori Foodtech a livello globale. Il programma si avvale anche della collaborazione di partner come Amadori, Cattolica Business Unit di Generali Italia, Veronafiere e istituzioni scientifiche quali l’Accelerate for Impact Platform del CGIAR e l’Università degli Studi di Verona.

FoodSeed, con un budget di 15 milioni di euro, è un programma ambizioso dedicato al supporto e alla costruzione di startup italiane per il mercato FoodTech e AgriTech. Insieme a Verona Agrifood Innovation Hub, sostenuto tra gli altri da Confidustria Verona, contribuisce a diffondere soluzioni avanzate e rilanciarne la crescita sostenibile nel rispetto dei principi etici.

Il primo anno è stato sorprendente: sette visionarie start up sono state selezionate e seguite per sei mesi di totale immersione nel completamento di competenze di cultura aziendale, di strategia, di business e di technology matching. Oltre all’opportunità di investimento iniziale, FoodSeed offre un programma completo di coaching e mentoring con un piano di lavoro personalizzato che permette di consolidare le competenze delle startup, sviluppare e scalare le loro soluzioni tecnologiche e promuovere relazioni e networking attraverso modelli di collaborazione di Open Innovation.

Nella sua seconda edizione, quella del 2024, FoodSeed ha selezionato sette startup italiane che offrono soluzioni innovative per l’intera catena del valore agroalimentare:

  1. Vortex: azienda biotecnologica che trasforma i sottoprodotti agroalimentari in ingredienti ad alto valore aggiunto.  Da questo processo nascono farine, paste ed estratti, applicabili in diversi ambiti dell’industria alimentare, pet food e cosmesi. Il loro modello circolare mira a risolvere il problema della svalutazione economica e della sostenibilità ambientale legata agli scarti industriali.
  2. Nous: ha sviluppato un’alternativa alla caffeina che migliora le prestazioni cognitive e fisiche senza gli effetti collaterali tipici della caffeina, come picchi di pressione sanguigna o tachicardia, favorendo il benessere gastrointestinale. Questo ingrediente permette una riduzione del 60% dello spreco d’acqua e del 65% delle emissioni di CO₂ a piena produzione, rispetto all’estrazione della caffeina dai chicchi di caffè verde.
  3. Aflabox: ha ideato un sistema in grado di rilevare in tempo reale nei cereali, noci e semi oleosi, la presenza di aflatossine, micotossine prodotte da due specie di Aspergillus, un fungo che si trova soprattutto in zone caratterizzate da clima caldo e umido. Utilizzando sensori UV e una tecnologia sviluppata con l’Intelligenza Artificiale, Aflabox offre un rilevamento rapido, preciso ed economico di queste tossine, che possono causare gravi problemi di salute al consumatore.
  4. Asteasier: spin-off dell’Università di Verona, è specializzata nella produzione di ingredienti di alta qualità per la nutrizione umana e animale. La loro tecnologia proprietaria ha permesso lo sviluppo di nuovi ceppi di microalghe in grado di produrre astaxantina naturale, un carotenoide con forti proprietà antiossidanti e benefici per la salute cardiovascolare, cerebrale e oculare. Asteasier riesce a ridurre i costi fino all’80% rispetto ai metodi tradizionali, rendendo economicamente accessibile l’astaxantina naturale, impiegabile anche nell’ambito nutraceutico.
  5. Mama Science: specializzata nello sviluppo di materiali biomimetici 100% bio-based, che replicano le proprietà della plastica senza causare gli stessi dannosi impatti ambientali, offrendo un’alternativa sostenibile ed efficace ai tradizionali imballaggi plastici.
  6. BeadRoots: ha sviluppato idrogel biodegradabili che, applicati al suolo, migliorano la ritenzione idrica e la disponibilità di nutrienti per le piante, contribuendo a contrastare gli effetti della siccità e a promuovere una gestione sostenibile delle risorse idriche in agricoltura.
  7. Alkelux: ha creato additivi naturali derivati da scarti di liquirizia, che possiedono proprietà antimicrobiche e antiossidanti, prolungando la shelf life dei prodotti alimentari e riducendo lo spreco alimentare.

La rete Rete Innovativa Alimentare RIAV collabora strettamente con FoodSeed in diverse modalità, partendo dal veicolare con i propri partner le iniziative più rilevanti, fino a partecipare ai convegni del programma di accelerazione come testimonial e relatori.

L’iniziativa FoodSeed rappresenta un esempio virtuoso di come l’innovazione e la sostenibilità possano integrarsi per trasformare il settore agroalimentare italiano. Le startup selezionate presentano soluzioni concrete e innovative per ottimizzare l’efficienza, ridurre l’impatto ambientale e tutelare la salute dei consumatori, contribuendo a un futuro sostenibile e prospero per l’agroalimentare italiano, in piena sintonia con la missione di RIAV.

 

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